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Fagiolo tondino del purgatorio

3.80

FAGIOLO TONDINO DEL PURGATORIO
Az. agricola  Perle della Tuscia

Annoverato tra i prodotti tradizionali, le razze locali, i saperi raccolti nell’Arca del Gusto  che appartengono alle comunità che li hanno preservati nel tempo. Sono stati rintracciati e descritti grazie all’impegno della rete che Slow Food ha sviluppato in tutto il mondo con l’obbiettivo di conservarli e diffonderne la conoscenza. I testi delle schede possono essere utilizzati, a fini non commerciali, senza modificarne il contenuto e citandone la fonte, ma esclusivamente per scopi coerenti con la filosofia di Slow Food.

Disponibile in confezioni da:  400gr.

 

Il Fagiolo Tondino del Purgatorio è un prodotto tipico della zona dell’Alta Tuscia Viterbese, famoso per la sua caratteristica di non dovere essere messo in ammollo o ammollato per soltanto una oretta.

L’area di coltivazione del Fagiolo del purgatorio di Gradoli è limitata alla sola zona caratterizzata da terreni di origine vulcanica, dei territori dei comuni di Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, San Lorenzo Nuovo e Valentano, e la parte sud del fiume Paglia del comune di Acquapendente.

 

 

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COD 800 282 300 1990 Categoria

Descrizione

FAGIOLO TONDINO DEL PURGATORIO –  Az. agricola  Perle della Tuscia

Annoverato tra i prodotti tradizionali, le razze locali, i saperi raccolti nell’Arca del Gusto  che appartengono alle comunità che li hanno preservati nel tempo. Sono stati rintracciati e descritti grazie all’impegno della rete che Slow Food ha sviluppato in tutto il mondo con l’obbiettivo di conservarli e diffonderne la conoscenza. I testi delle schede possono essere utilizzati, a fini non commerciali, senza modificarne il contenuto e citandone la fonte, ma esclusivamente per scopi coerenti con la filosofia di Slow Food.

Disponibile in confezioni da:  400gr.

 

Il Fagiolo Tondino del Purgatorio è un prodotto tipico della zona dell’Alta Tuscia Viterbese, famoso per la sua caratteristica di non dovere essere messo in ammollo o ammollato per soltanto una oretta.

L’area di coltivazione del Fagiolo del purgatorio di Gradoli è limitata alla sola zona caratterizzata da terreni di origine vulcanica, dei territori dei comuni di Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, San Lorenzo Nuovo e Valentano, e la parte sud del fiume Paglia del comune di Acquapendente.

La coltivazione del Fagiolo Tondino del Purgatorio (detto anche “Fagiolo di Gradoli o Gradolese”) ha radici molto profonde nella storia del paese: fin dal 1600, in occasione del mercoledì delle Ceneri, viene organizzato nel Comune di Gradoli, il “Pranzo del Purgatorio” il cui piatto principe è il fagiolo, servito accompagnato da riso in brodo e zuppe di pesce di lago. La tradizione ha origine alla fine del XVI secolo quando la Fratellanza del Purgatorio che allora si chiamava Opera Pia per il Suffragio delle anime del Purgatorio, iniziò con l’organizzare questo evento per raccogliere fondi e altri beni di sostentamento per le sue attività di soccorso alle famiglie in difficoltà.

I legumi insieme alle patate sono l’eccellenza dell’Azienda Perle della Tuscia, di Grotte di Castro (VT) . Devono, infatti, la loro bontà ai terreni fertili della Tuscia. Sono un ottimo alimento ricco di proteine, di amido e sali minerali. Essi sono anche una ricca fonte di fibre grezze.

Utilizzo in cucina

Perle della Tuscia vi consiglia: Fagiolo del Purgatorio all’Ortolana.
Per ottenere una buona riuscita del prodotto consigliamo di pulire ulteriormente i fagioli, passarli più volte sotto l’acqua corrente, lasciarli in ammollo un’ora, massimo un’ora e mezza, cambiare l’acqua e mettere in acqua fredda a cuocere: i legumi non devono essere salati nella bollitura altrimenti la buccia resterebbe dura.

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